Il rivenditore ShopTo lancia l’allarme sull’aumento di prezzo dei titoli di punta Activision, temendo che questo possa instaurare un trend generale in tutta l’industria videoludica. Igor Cipolletta, boss del negozio online, ha dichiarato dalle pagine di Eurogamer:
«Gli aumenti di prezzo che alcuni publisher pensano che il mercato possa reggere sono, come minimo, un trend preoccupante, e sembrano essere qualcosa più che il risultato delle fluttuazioni di valuta. Che siano pianificati o decisi sul momento, abbiamo visto Microsoft alzare il prezzo di Forza Motorsport 3 a 49,99 sterline e Nintendo quello di Professor Layton and Pandora’s Box a 34,99 sterline. Spero sinceramente che non tutti i publisher li seguiranno. Capcom ha visto grandi risultati riducendo i prezzi dei suoi giochi a 39,99 sterline.»
Paradossalmente, allo stesso tempo Cipolletta difende la scelta di Activision, che ha alzato di ben 10 sterline il prezzo di Call of Duty: Modern Warfare 2 nel Regno Unito: (Continua dopo la pausa)
«Applaudo la loro decisione, poiché questo permetterà ad Activision di preservare il franchise e quindi svilupparlo anno dopo anno. Abbiamo visto buoni franchise ridurre la loro qualità e, infine, venire abbandonati. E questa non è una prospettiva salutare per il futuro del business. Mi piacerebbe credere che Activision cercherà di mantenere i prezzi a livelli sufficienti per mantenere standard qualitativi molto alti»
Tutto ciò ci lascia piuttosto perplessi: perché mai se Activision alza i prezzi riceve applausi e se lo fanno Microsoft e Nintendo vengono bersagliati dalle critiche? Call of Duty 4: Modern Warfare ha venduto quasi 15 milioni di copie, e Call of Duty: World at War quasi 12 milioni di copie, senza contare tutti gli introiti dei pacchetti aggiuntivi. Ci sembra che cifre del genere possano bastare e avanzare per assicurare budget che permettano di mantenere alti standard qualitativi.
Per non far ingiuste discriminazioni noi ci schieriamo contro chiunque tenda ad alzare i prezzi dei videogiochi, e amen.