Il progetto di Hellraid subisce una brusca battuta d’arresto: il deludente risultato raggiunto nelle analisi condotte in questi mesi dai produttori, dai designer e dai tester interni di Techland hanno spinto gli sviluppatori polacchi a bloccare i lavori sul titolo per concentrarsi sul franchise di Dying Light.
L’abbandono degli asset grafici, delle animazioni e degli elementi di gameplay di Hellraid, però, non coincide con la fine della proprietà intellettuale: l’intenzione dei vertici di Techland è infatti quella di riprogettare da zero il titolo per dare forma a un’avventura dark fantasy “per adulti” che sappia incontrare i gusti degli appassionati e soddisfare gli standard qualitativi della compagnia.
In conseguenza della dolorosa decisione presa dai boss della software house europea che ha dato i natali alle serie di Call of Juarez e Dead Island, il “nuovo” Hellraid in salsa next-gen non vedrà la luce prima della fine del 2016 (ad essere ottimisti). Gli unici elementi narrativi e contenutistici dell’edizione originaria di questo action ruolistico a tinte oscure che verranno mantenuti nella “versione 2.0” saranno il setting medievaleggiante dei dungeon (pieni zeppi di scheletri e mostri d’ogni sorta) e l’approccio “hardcore” al sistema di combattimento, con decapitazioni, urla strazianti e sangue a profusione.
Nell’attesa che la proprietà intellettuale di Hellraid risorga dalle ceneri dei vaporware, possiamo comunque consolarci con gli zombie di Dying Light, e più precisamente con i contenuti aggiuntivi che ci verranno proposti a partire dal prossimo 26 maggio con l’uscita del DLC Bozak Horde.
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