Per tenere a battesimo il loro nuovo studio indipendente, gli sviluppatori polacchi di Destructive Creations hanno avuto la malsana idea di realizzare Hatred, uno sparatutto incentrato sulle gesta compiute da uno psicopatico senza nome che, armato fino ai denti, decide di provocare una strage di poliziotti e di inermi civili per poter sconvolgere la sua comunità prima di essere ucciso dalle forze dell’ordine.
Le motivazioni addotte dai Destructive Creations per “giustificare” questo immondo esperimento di violenza videoludica fine a se stessa tirano in causa – in maniera vigliaccamente strumentale – la tendenza “politically correct” dell’industria dei videogiochi e dei suoi attori principali a realizzare titoli educati, colorati e artisticamente elevati per mascherarne la loro natura di “semplici oggetti di intrattenimento digitale”.
Guarda le prime, riprovevoli immagini di gioco di Hatred
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Per andare controcorrente, quindi, gli autori di questo “videogioco” riempiranno il gameplay di esplosioni, di omicidi a sangue freddo e di brutali esecuzioni utilizzando l’Unreal Engine 4 nonostante i vertici di Epic Games abbiano già avanzato (via DualShockers) la perentoria richiesta di cancellare ogni riferimento al loro motore grafico nei video e nelle immagini promozionali di Hatred, riservandosi il diritto di adire alle vie legali qualora la richiesta in questione non dovesse essere accolta dagli sviluppatori del titolo.
Il periodo di uscita su PC di Hatred indicato dagli sviluppatori coincide con la metà del prossimo anno, ma speriamo caldamente che questo abominio di progetto non veda mai la luce data la gratuita e ingiustificata violenza immortalata nel trailer d’annuncio.
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