Il fatto che le console Nintendo siano principalmente adatte ai bambini è per alcuni un semplice luogo comune poco veritiero che si trascina avanti da almeno tre generazioni di console, per altri una verità assoluta ed oggettiva.
John Rodman, manager Microsoft, appartiene di certo alla seconda categoria, tanto che ha dichiarato al New York Times: «Non crediamo che l’utente Wii e l’utente Xbox siano la stessa cosa. Pensiamo che non appena l’utente Wii superi i 14 anni di età cominci a desiderare qualcos’altro».
Shane Kim, anche lui di casa Microsoft, ribadisce più elegantemente il concetto in una recente intervista a Gamasutra: «Non vedo Nintendo come un avversario diretto, semplicemente perchè non stanno cercando di ottenere le stesse cose che cerchiamo di ottenere noi, come ad esempio nell’online. Ma Sony e Microsoft necessitano di catturare anche la fascia di utenza Wii per vincere in questa generazione».