Era solo questione di tempo: alla fine, puntuale come sempre, l’immancabile polverone è arrivato anche per GTA IV.
Questa volta però non c’è il simpatico Jack Thompson ad attaccare Rockstar, ma un Ente tutto italiano, il Codacons (ossia Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e la tutela dei diritti di utenti e dei consumatori).
L’esposto presentato a 104 Procure della Repubblica, nasce dal fatto che il gioco – così dice il Presidente Carlo Rienzi – pone come obiettivo quello di “diventare un capo mafioso” e nel gioco si persegue il risultato grazie a stupri, pestaggi, omicidi e prostituzione.
Sebbene vada sottolineato che il titolo è strettamente riservato ad un pubblico adulto, il Codacons chiede che siano aperte le indagini per un possibile reato di “istigazioni a delinquere” (art. 414 c.p.). Questa non è forse la sede più adatta per scrivere quello che ne penso, tuttavia va doverosamente rilevato che di stupri, in GTA IV, non c’è proprio ombra.