Completati i lavori su Curiosity: What’s Inside the Cube, Peter Molyneux non perde tempo e decide di dirottare tutte le risorse degli studi 22 Cans nello sviluppo di GODUS, un progetto destinato a riportare il genio di Guildford (Inghilterra) ad abbracciare nuovamente il genere dei “simulatori di divinità”.
Nell’apposita pagina aperta nelle scorse ore su Kickstarter per raggranellare dai finanziatori privati le 450.000 sterline necessarie per avere garantita l’indipendenza dalle multinazionali del settore (e quindi la più ampia libertà creativa), è infatti lo stesso staff del mulinello a descrivere GODUS come un moderno “Populous reinventato” e rinnovato in ogni suo aspetto, un god game a tutto tondo con in più la possibilità di giocare con altri utenti in rete per collaborare alla nascita di una civiltà o per lanciarsi in una guerra santa contro i popoli guidati da divinità di diverso segno (qualcuno ha detto Black & White?).
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I render e i bozzetti preparatori pubblicati dai 22 Cans danno l’idea dell’aspetto che assumerà il titolo quando entrerà in fase di sviluppo: il motore di gioco, con visuale dall’alto e telecamera simil-isometrica, ci consentirà di plasmare il territorio con disastri naturali e modifiche “indirette” compiute dai propri discepoli disboscando e spianando le colline per liberare spazio per i propri insediamenti, per le colture intensive e per le reti commerciali.
Nelle intenzioni di Molyneux, se la campagna di finanziamento su Kickstarter avrà un esito felice (come tutto lascia presagire dati i milioni di accaniti appassionati di god games sparsi per il mondo) i lavori su GODUS si protrarranno per un periodo di tempo che oscillerà dai 7 ai 12 mesi a partire da oggi, terminati i quali il titolo potrà essere finalmente scaricato a prezzo budget (massimo 20 euro) su PC, iOS e Android.
