Com’è noto, molti degli sviluppatori che condussero i lavori sul primo Crackdown sono migrati altrove, fondando un nuovo studio, Ruffian Games. Non a caso sarà questa nuova realtà ad occuparsi del secondo capitolo della serie, che, peraltro, costituisce il loro primo lavoro con questo studio.
James Cope, produttore in Ruffian, afferma che questo fosse l’unico modo per continuare a sviluppare giochi su console. D’altra parte è questo il reale interesse che accomuna tutti coloro che lasciarono Realtime Worlds per abbracciare questo nuovo progetto. Non a caso, ora come ora, Realtime sta lavorando su di un titolo previsto in esclusiva su PC, ossia All Points Bulletin.
Tuttavia, prosegue Cope, quella dello sviluppo solo su PC non è una tendenza che riguarda solo Realtime. A suo dire l’industria britannica, falcidiata dalle forzate chiusure di studi che non sono riusciti a reggere la crisi economica, si stanno via via sempre più uniformando a questo politica. Di conseguenza il modo migliore per ovviare a questa sconveniente situazione era quello di riunire i più “volenterosi” sotto un unico vessillo – che in questo caso riporta il nome dei Ruffian Games.
via | CVG