Intervistato dai redattori inglesi di Digital Spy, il guru degli FPS Stuart Black ha spiegato le caratteristiche principali di Enemy Front e i motivi che l’hanno portato a realizzare un gioco ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale:
“Sono stato sempre attratto dall’idea di creare un videogioco simile: ho deciso di sviluppare adesso Enemy Front perchè sul mercato non c’è nessun titolo del genere. L’approccio utilizzato da chi, negli ultimi anni, ha creato sparatutto in prima persona e titoli dedicati alla Seconda Guerra Mondiale è stato quello di ‘Salvate il soldato Ryan’, io invece voglio tornare alle origini e rifarmi ai film di guerra degli anni ’70, tipo ‘Dove osano le Aquile’.
L’approccio che adotterò per la campagna principale e per il multiplayer sarà decisamente più realistico: il rapporto tra il soldato interpretato e i suoi superiori nelle missioni in singolo, ad esempio, sarà tremendamente duro e rispecchierà la violenza del contesto, mentre online ho preso la dolorosa decisione di limitare al massimo i perk. Negli altri FPS è stato fatto un uso indiscriminato dei perk e questo lo si nota, specie quando uno che gioca a Call of Duty solo da cinque ore si ritrova costretto ad affrontare un tizio che con più di 150 ore di esperienza è in grado di lanciare granate multiple, mute di cani inferociti e via discorrendo.”
Sempre dalle parole di Black, accompagnate dalle immagini che trovate in galleria, apprendiamo infine che l’uscita di Enemy Front è prevista per il mese di ottobre su PC, PlayStation 3 e Xbox 360.