Il Commissario responsabile della Comunità europea per il portafoglio Giustizia, Libertà e Sicurezza Franco Frattini ha dichiarato di volere “armonizzare” le regole che restringono la vendita dei videogiochi ai minori di 16 anni, punendo chi vende in modo illegale e chi non controlla l’età dell’acquirente, malcostume che, secondo Frattini, è molto diffuso tra i rivenditori di videogiochi e che rimane quasi sempre impunito, visto che i controlli che la comunità europea attua sono insufficienti.
Frattini proporrà un tavolo di discussione prima dell’estate in cui verranno discussi i metodi e le sanzioni da applicare ai distributori (fortunatamente per adesso non si parla di azioni verso chi il gioco lo crea), ma non non verrà affrontato il discorso della messa al bando di determinati prodotti come è successo in Germania a Dead Rising, GoW e Crackdown, questa eventualità è lasciata alla discrezione di ogni stato visto che “non possiamo giudicae da Bruxelles quali giochi vanno proibiti”.
Chi crede che questo “giro di vite” fermerà la polemica contro i videogiochi alzi la mano.
[via Reuters]