Quello di Fortnite Battaglia Reale è ormai diventato un fenomeno globale con decine di milioni di appassionati e un giro d’affari di diversi miliardi di dollari. La possibilità di guadagnare cifre esorbitanti partecipando ai tornei del kolossal sparatutto di Epic Games o semplicemente trasmettendo in streaming le proprie sessione di gioco è un richiamo troppo forte per chi, tra le giovani generazioni, guarda al futuro nella speranza di fare della propria passione una vera e propria professione.
Dalle pagine del Boston Globe rimbalza così sui canali mediatici di tutto il mondo la storia di Jordan Herzog, un ragazzo di dodici anni che, appoggiato nella sua scelta dal padre Dave Herzog, ha deciso di lasciare il suo percorso di studi per abbracciare la carriera da “Pro Gamer” di Fortnite.
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Lo stesso Dave, dalle colonne del quotidiano statunitense, ammette di essere dispiaciuto dalla scelta compiuta dal suo amato figlio ma di non voler ostacolarne i sogni dopo aver notato che il ragazzo, nella speranza di diventare un giocatore professionista, passata non meno di otto ore al giorno sul gioco per acquisire l’esperienza necessaria a raggiungere i più alti traguardi nei tornei multimilionari di Fortnite Battle Royale.
Piuttosto che assistere ai fallimenti scolastici del figlio, Dave ha così acconsentito a ritirare Jordan dalla scuola per dargli modo di giocare a Fortnite, non prima di acquistare una postazione da gaming da 30.000 dollari e di cancellare le vacanze della famiglia pur di alimentare la passione del giovane che, è bene precisarlo, ha già partecipato e vinto diverse competizioni eSport riuscendo a guadagnare un totale di 60.000 dollari.
via | Boston Globe