Il lancio della periferica a sensori di movimento targata Microsoft è stato accompagnato principalmente da un discreto numero di titoli dedicati esclusivamente al genere party games.
Solo Ubisoft è riuscita a differenziarsi dai software first party (e non) proponendo due titoli fuori dall’ordinario pensati appositamente per sfruttare Kinect in un modo più originale del previsto.
Con Your Shape: Fitness Evolved la casa francese ha egregiamente dimostrato quanto le funzionalità della periferica siano state perfettamente ottimizzate per il genere di giochi dedicati all’allenamento fisico “fai da te”.
Il secondo titolo Ubisoft per Kinect di cui vogliamo parlare oggi è invece Fighters Uncaged, un picchiaduro a “mani libere” che avrebbe dovuto dimostrare l’efficacia del dispositivo Microsoft in un genere videoludico notoriamente dedicato ai giocatori hardcore.
Come molti sospettavano, il risultato di questo “esperimento” però non è stato positivo quanto quello ottenuto con Your Shape. Se volete scoprire i motivi di tale fallimento, seguiteci dopo la pausa.
THE REAL FIGHTING SIMULATOR?
Fighters Uncaged mette il giocatore nei panni di Simon, un lottatore di strada che deve scalare la vetta del più bullo dei quartieri a suon di calci e pugni ben assestati. Il tutto si svolge tramite incontri divisi in 3 leghe. Dopo un primo tutorial che spiega i comandi base del gioco, il nostro alter-ego deve prendere parte ai primi 6 incontri previsti dalla lega iniziale.
Per avanzare però è necessario sconfiggere i 6 burberi lottatori più di una volta. Infatti il passaggio alla lega successiva è possibile solo avendo accumulato abbastanza punti in base ai colpi portati a buon fine in ogni match. La monotonia sorpassa di gran lunga il livello di sfida offerto dovendo per forza ripetere per svariate volte gli stessi duelli. Come se non bastasse, l’accesso alla lega successiva aggiunge 3 nuovi sfidanti da abbattere, ma ovviamente è richiesto di sfidare nuovamente anche i primi 6 per poter passare all’ultima lega.
Come avrete ben capito il sistema di gioco garantisce una sensazione di sfida pari a zero grazie, soprattutto, alla frustrante ripetitività degli incontri e alla totale assenza di interessanti elementi extra da sbloccare.
METTI LA CERA, TOGLI LA CERA
Ad aggravare ulteriormente la situazione si aggiunge un sistema di controllo poco riuscito, ossia il peggiore tra i vari titoli per Kinect disponibili al lancio. Il tutorial iniziale (noioso come pochi) indica lungo una serie di incontri con un tutor virtuale le diverse mosse di base possibili tramite il riconoscimento dei movimenti del giocatore.
Pugni diretti, ganci e montanti sono eseguibili proprio come nella realtà, mentre le diverse tipologie di calci vengono riprodotte eseguendo alcuni escamotage per facilitare i movimenti ai giocatori meno atletici. Sono presenti inoltre le schivate, spostando il busto indietro per evitare pugni, e le parate, alzando le ginocchia per parare i calci degli avversari.
Inizialmente, nella fase tutorial, il tutto sembra procedere senza problemi, dato che gli incontri di prova sono mirati esclusivamente alla pratica dei singoli colpi insegnati dall’allenatore. I problemi iniziano però a farsi sentire appena si viene catapultati nel gioco vero e proprio.
Durante gli incontri con i lottatori virtuali si deve mettere in atto tutto quello che si è imparato durante gli allenamenti. Schivare i colpi e contrattaccare, sferrare calci e pugni da diverse distanze, oppure eseguire il Super Colpo mediante il riconoscimento vocale di Kinect. Insomma, all’apparenza tutto sembra davvero eccitante… almeno fino a quando non si realizza che il rilevamento dei movimenti del giocatore unito alla scarsissima ottimizzazione del lag tra software e periferica creano una furiosa abbuffata tra poligoni senza controllo.
Infatti, al contrario del tutorial, gli incontri veri e propri necessitano di velocità nell’esecuzione dei comandi e soprattutto più varietà di mosse. Il tutto si riassume in un putiferio di errori di rilevamento che porta il giocatore a rimanere continuamente spiazzato e indispettito dalla “ingiocabilità” del prodotto.
COMPARTO TECNICO
Fighters Uncaged, oltre alla deludente giocabilità, non offre qualità tecniche degne di elogi. La grafica di gioco si limita a raffigurare arene di combattimento e lottatori in modo mediocre, senza alcun elemento di spicco. Nonostante il gioco sia totalmente localizzato in italiano, le frasi durante i combattimenti di Simon (o meglio i pensieri durante i combattimenti che dovrebbero consigliare al giocatore come comportarsi con l’avversario) non fanno altro che urtare ulteriormente i nervi per quanto siano fuori luogo vista l’inutilità del sistema di combattimento.
La ciliegina sulla torta è poi la totale assenza di una modalità multigiocatore. Non pretendevamo una modalità online, ma almeno una sorta di sfida via split-screen contro i propri amici in locale sarebbe stata forse il modo migliore per salvare il salvabile.
COMMENTO FINALE
Fighters Uncaged non riesce nell’intento di portare fuori dalla scena hardcore il genere picchiaduro. Almeno per quanto riguarda Kinect.
L’esperimento di Ubisoft delude sotto tutti i punti di vista decretando il titolo sviluppato da AMA Studios come il peggiore tra i giochi di lancio della periferica.
Consigliamo l’acquisto solo a masochisti videoludici.
Cosa ci piace | Cosa non ci piace |
|
|