Gamesblog mi fa venire spesso o’ sang’amaro, ma devo ammettere che mi ha dato anche diverse soddisfazioni. Il fatto che ci sia gente che mi chiede consigli sull’hardware e i giochi da comprare è una di queste. E’ molto più gratificante di quanto uno penserebbe, e se a qualcuno non ho risposto è stato semplicemente perchè le mail che ricevo sono molte.
Detto questo: ho consigliato a Spiritum un certo gioco, che a lui sembra essere piaciuto:
E’ un gioco atipico rispetto agli fps di guerra, che vanno per la maggiore oggi, per ambientazione (alcune isole simil-tropicali) ma soprattutto per il protagonista (almeno nella versione italiana sottomano). Jack Carver è un cazzone che gli capita sulle spalle una missione ma – si vede benissimo – non c’ha voglia di portarla avanti. E’ un filino sboccato, tira indietro ad ogni ordine, chiede continuamente di tornare a casa e muore dalla voglia di dare una botta alla tizia della CIA che deve continuamente salvare. Se volete provarlo vi dico anche che è difficilotto (pur partendo in modalità facile) e che i requisti di sistema sono altissimi per avere l’alta qualità e molto alti anche per avere la media. Se mi vedete poco qua è perché sono nella giungla a far fuori mercenari e correre con le camionette (c’è anche da guidare, in effetti, dalle jeep al deltaplano, passando per i motoscafi). Sono quello scazzato, con una faccia fintamente da duro, con la camicia rossa a fiori.
La sua breve e calzante descrizione del gioco mi ricorda che il mio sogno da un po’ di tempo a questa parte sarebbe chiedere a qualche blogger di provare dei giochi e farne una lettura esperienziale, e prima o poi proporrò questa idea ad alcuni blogger amici e non (sarebbe New Games Journalism – uau).
Già che mi trovo, vi segnalo che la versione Xbox, Far Cry Instincts, sembra decisamente interessante, molto più delle solite conversioni.