Per l’indimenticabile autore di fantascienza inglese Arthur C. Clarke, “ogni tecnologia sufficientemente avanzata è indistinguibile dalla magia”: deve pensarla allo stesso modo anche Elon Musk, a giudicare dalle dichiarazioni rilasciate dal multimiliardario fondatore di SpaceX e Tesla Motors agli spettatori della Code Conference 2016.
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“So che sembrerà sciocco pensarlo, ma probabilmente noi tutti siamo delle entità create al computer da un’entità extraterrestre tecnologicamente più avanzata di noi: senza accorgercene, potremmo essere i protagonisti di un gigantesco videogioco alieno!”
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“Quaranta anni fa, il punto più alto mai raggiunto dalla nostra civiltà a livello di intelligenza artificiale e di simulazioni computerizzate era Pong: due rettangoli e un quadratino. Oggi, quaranta anni dopo Pong, abbiamo videogiochi fotorealistici che permettono a milioni di utenti di giocare contemporaneamente all’interno di mini-universi tridimensionali persistenti, ed è una situazione in rapida evoluzione: già adesso possiamo rendere il tutto ancora più immersivo attraverso i visori per la realtà virtuale o aumentata.
Se consideriamo i miglioramenti tecnologici a cui abbiamo assistito in questi ultimi decenni e pensiamo a cosa accadrà da qui ai prossimi 10.000 anni, che sono un lasso di tempo incredibilmente breve in termini evoluzionistici, allora capirete perchè parlo di videogiochi in grado di simulare con fedeltà e coerenza interi universi abitati da entità intelligenti che non capiranno mai di far parte di un simile sistema.”
Pur essendo affascinato dalla teoria degli universi simulati, però, è lo stesso Musk a dirsi scettico sull’argomento e a fissare le probabilità dell’effettiva esistenza del genere umano all’interno di una dimensione virtuale o di un qualche tipo di videogioco alieno ad “una su un miliardo di miliardi”: praticamente le stesse probabilità di veder trascorrere anche solo uno dei prossimi dieci anni senza alcun nuovo capitolo di Call of Duty o Battlefield, insomma.
via | Recode.net