Tempi duri di crisi anche per Electronic Arts (ma soprattutto per i suoi dipendenti), che rendendo pubblici i dati relativi al secondo quarto dell’anno fiscale in corso ha anche annunciato il taglio di ben 1.500 posti di lavoro, vale a dire il 17% della propria manodopera totale.
La perdita netta nel Q2 è stata di 391 milioni di dollari, il 26% in più rispetto a quella riscontrata nell’anno precedente. Probabilmente anche per questo motivo EA ha anche annunciato la cancellazione di ben 12 progetti non ancora annunciati, con l’intenzione di voler puntare maggiormente su quelli più sicuri di ottenere profitti e meno a rischio di perdita.
La recente acquisizione di Playfish lascia inoltre pensare a un deciso cambio di rotta del colosso videoludico anche verso i giochi da social network, inizialmente snobbati ma che probabilmente devono essere stati individuati dai finanziari di EA come nuova fonte di guadagno.