Due settimane dopo aver manifestato l’intenzione di voler abbandonare il sistema degli Online Pass sui loro titoli futuri, i vertici di Electronic Arts decidono di muoversi in tal senso andando a modificare su Xbox Live il prezzo dei famigerati “balzelli digitali” di diversi videogiochi già disponibili da tempo per renderli completamente gratuiti.
Oltre agli Online Pass propriamente detti (vale a dire i codici necessari per poter accedere alle modalità multiplayer competitive e cooperative), l’iniziativa di EA tocca anche i DLC “della stessa famiglia” rappresentati, ad esempio, dal Black Emporium di Dragon Age II (scaricabile da chi ha effettuato il preorder e dagli acquirenti delle edizioni per collezionisti) o dal Cerberus Network di Mass Effect 2. Nella lista dei titoli interessati da questo taglio generalizzato mancano però diversi videogiochi di analogo spessore, da Dead Space 2 all’ultimo Army of Two, oltre ovviamente a tutti i titoli targati EA Sports pubblicati tra il 2010 e il 2012.
- Mass Effect 2: Cerberus Network (prima 1200 MP)
- Alice: Madness Returns – American McGee’s Alice (prima 800 MP)
- Bad Company 2 VIP (prima 800 MP)
- Bulletstorm Online Pass (prima 800 MP)
- Dragon Age: Origins – The Stone Prisoner (prima 1200 MP)
- Medal of Honor Online Pass (prima 800 MP)
- SHIFT 2 Unleashed Online Pass (prima 800 MP)
- Skate 3: Skate Share Pack (prima 800 MP)
- Dragon Age 2: The Black Emporium (prima 800 MP)
- Kingdoms of Amalur: Reckoning Online Pass (prima 800 MP)
A giudicare dalle dichiarazioni rilasciate a VentureBeat dal responsabile della comunicazione di EA John Reseburg, quindi, in risposta alle richieste pervenute in questi mesi alla compagnia di Redwood City (California) dai videogiocatori di mezzo mondo, d’ora in avanti tutti i titoli dell’azienda saranno privi di Online Pass.
A voler essere maligni, però, la decisione presa dai vertici di EA potrebbe sempre preludere a un più ampio accordo che i boss della multinazionale videoludica a stelle e strisce potrebbero essere disposti a stringere con i vertici di Sony e Microsoft (soprattutto con questi ultimi, date le indiscrezioni di questi giorni) per consentire ai due colossi dell’hardware di implementare su PlayStation 4 e Xbox One un loro sistema di blocco dell’usato e della pirateria che, in quanto tale, agirebbe da Online Pass “nascosto”.
Le recenti critiche avanzate dal sempre più compatto fronte anti-DRM e le conseguenti smentite provenienti dagli uffici delle pubbliche relazioni di tutti gli attori coinvolti ci inducono però a rimandare ogni analisi ulteriore alla prima metà di giugno, ossia per quando avremo finalmente delle nuove informazioni in tal senso da parte di Microsoft e Sony nei giorni dell’E3 losangelino.