I cosiddetti “casual gamer” costituiscono la maggior parte degli utenti di videogiochi, e in questi ultimi anni sono tenuti sempre in maggiore considerazione dalle software house. Sono quelli che giocano ogni tanto, senza appassionarsi particolarmente, che non intervengono nei forum, che non animano i commenti dei blog, che non sanno nemmeno cosa siano obiettivi sbloccabili o edizioni limitate.
E, secondo Electronic Arts, sono anche quelli che non danno peso alle recensioni: «Mi preoccupo sempre meno delle recensioni perché i casual gamer non le leggono affatto» dichiara il vice presidente di EA Casual, Kathy Vrabeck. «Loro non si fanno influenzare da un punteggio basso su IGN o su qualsiasi altro sito specializzato. E’ quasi divertente vedere come questi redattori giudichino i giochi con canoni adatti ai giocatori hardcore, che però non sono affatto importanti per i casual gamer».
Speriamo solo che questa ondata “pro casual gamer” non porti a sviluppare giochi sempre meno profondi e sempre più semplificati. La specie dell’hardcore gamer, o comunque del semplice appassionato, non è in via di estinzione!