Anche a seguito del successo che sta riscuotendo Dead Space 2, Electronic Arts ha già intravisto le basi su cui sviluppare il prossimo capitolo della serie. L’intento è quello di agganciare una fetta più ampia di utenza, cosa che di primo acchito si presta a svariate interpretazioni. Ma partiamo dalle dichiarazioni di Frank Gibeau, presidente di EA Games.
La serie Resident Evil è stata fantastica, con dei primi capitoli che furono davvero fenomenali. Capcom fece un ottimo lavoro facendo crescere il brand con una larga fetta di mercato. Ritengo che con Dead Space abbiamo ancora qualche margine di crescita in termini di utenza, nel senso di poterne raggiungere una fetta più ampia senza perdere qualità e meccaniche tipiche da survival-horror.
Come accennavamo poco sopra, non sono poche le interpretazioni a cui si prestano simili considerazioni, specie se espresse da Gibeau. Che il videogioco venga oggigiorno più visto come un prodotto anziché un’opera tout court, sono i publisher in primis a sostenerlo. A questo punto si tratta di stabilire cosa si sia disposti a fare per incrementare il potenziale di questa serie sul mercato.
L’esempio di Resident Evil potrebbe anche calzare a pennello, visto che la volontà di renderlo più “appetibile” ne ha snaturato buona parte delle premesse – e questo è palese a prescindere dal fatto che il quarto ed il quinto capitolo siano piaciuti o meno, perché senza dubbio sono tutt’altra cosa rispetto ai primi tre, allo Zero o al Code Veronica, per esempio. La domanda quindi è: quali sono i compromessi a cui s’intende cedere per coinvolgere “un’utenza più ampia”?