Dying Light potrebbe non riuscire a raggiungere gli scaffali, fisici e virtuali, della Germania. Strano, ma vero: il nuovo survival horror di Techland non è riuscito ad ottenere l’approvazione definitiva da parte del BPjM, il dipartimento federale che si occupa di esaminare i media potenzialmente dannosi per i giovani.
Il titolo, come da regolare procedimento, ha ottenuto la classificazione da parte dell’Unterhaltungssoftware Selbstkontrolle (USK), l’agenzia tedesca che si occupa della classificazione dei videogiochi, ma ha subito uno stop dopo la revisione del BPjM ed è finito provvisoriamente all’Indice, nella lista A, perchè ritenuto inadatto per un pubblico inferiore ai 18 anni di età.
Ora, come ben spiegato sul sito ufficiale dell’organo, il titolo
non potrà essere disponibile per i bambini e i giovani e non potrà essere pubblicizzato pubblicamente. Secondo il Youth Protection Act, le conseguenze dell’inserimento nell’Indice si applicano a tutte le versioni di Dying Light.
A questo punto, ce lo spiega PlayFront, ci sono due possibilità per Dying Light: un giudice sarà chiamato a decidere se bandire a tutti gli effetti il titolo dalla commercializzazione in Germaia o se lasciarlo all’Indice, impedendone la vendita ai minorenni e vietandone la promozione.
Il tempo stringe e tutto lascia pensare che da qui al 28 febbraio – giorno dell’uscita di Dying Light in Europa per PC, Xbox One e PlayStation 4 e Linux – non si arriverà a una decisione e il titolo non potrà essere commercializzato in Germania.