Solo poche ore fa la rivista giapponese Famitsu aveva svelato l’esistenza di Dragon’s Dogma Quest, uno spin-off dell’originale Dragon’s Dogma previsto in esclusiva per PlayStation Vita. Il gioco era dato in uscita il prossimo ottobre in Giappone, e Capcom non aveva specificato se sarebbe stato commercializzato anche in occidente. Un portavoce del publisher ha tentato di fare un po’ di chiarezza, alimentando le speranze dei giocatori europei e americani. Dalle pagine di CVG ha dichiarato:
«Al momento Dragon’s Dogma Quest è confermato per l’uscita nel solo territorio giapponese, ma attualmente stiamo valutando se il gioco sarà pubblicato anche nei mercati occidentali»
Insomma, volendo vedere il bicchiere mezzo pieno non si tratta certo di una conferma, ma almeno non è un “no” diretto, come spesso capita per giochi ritenuti troppo “orientali” per aver successo dalle parti nostre. Ricordiamo che secondo le informazioni diffuse da Famitsu, Dragon’s Dogma Quest sarà un gioco di ruolo in due dimensioni completamente online e basato sulla strategia più che sull’azione.
I giocatori potranno fare oltre 150 “lavori” e avranno a disposizione una quantità di quest secondarie molto superiore a quella vista nei Dragon’s Dogma originali. Si potranno comandare strategicamente fino a 10 pedine in contemporanea.
L’originale Dragon’s Dogma è uscito nel maggio del 2012 su Xbox 360 e PS3, mostrando alcune novità piuttosto interessanti ma al tempo stesso limiti di design che hanno impedito al gioco di diventare un vero e proprio classico. In ogni caso, le vendite sopra le aspettative hanno convinto Capcom a realizzare Dragon’s Dogma Dark Arisen, corposa espansione uscita due mesi fa.
Nel frattempo siamo in attesa di Dragon’s Dogma 2: il gioco non è ancora stato annunciato ma poche settimane fa il suo creatore Hideaki Itsuno ha dichiarato a Famitsu che sarebbe molto interessato all’opportunità di sviluppare un seguito, poiché ha già im nente molte idee. In effetti il primo Dragon’s Dogma sembra prorpio un fantastico punto di partenza per sviluppare un seguito completamente maturo e che possa lasciare veramente il segno nel panorama dei giochi di ruolo d’azione. Chissà che all’immienente E3 2013 non verrà rivelato qualcosa in merito? Aspettiamo con le dita incrociate.
Dragon’s Dogma Quest, nuovo GDR 2D per PlayStation Vita
A cura di David, 6 giugno 2013
Secondo le ultime notizie provenienti da oriente sembra che un nuovo titolo dell’universo Dragon’s Dogma sia pronto a sbarcare in Giappone: si tratta però di qualcosa molto diverso dal gioco che tutti conosciamo, uscito su PlayStation 3 e Xbox 360.
Dragon’s Dogma Quest dovrebbe infatti essere un RPG free-to-play in due dimensioni e interamente online. La piattaforma di destinazione è la sola PlayStation Vita e l’uscita sarà (o meglio dovrebbe essere) entro l’autunno in territorio nipponico. A riportare queste notizie è stata la rivista Famitsu.
Secondo quanto riportato, il giocatore vestirà di nuovo i panni dell’Arisen, che si ritroverà al comando delle già note “pedine”, con party che potranno ospitare fino a un massimo di otto pedine più il protagonista. Queste potranno essere divise in quattro pedine del giocatore e quattro di un amico in modalità cooperativa.
Esattamente come la più illustre controparte in tre dimensioni, Dragon’s Dogma Quest offrirà numerose e variegate zone da esplorare, come città, dungeon, foreste e via dicendo. Immancabili le quest secondarie per aggiungere longevità: queste saranno addirittura molto più numerose di quelle in Dragon’s Dogma, e arriveranno a offrire ben 150 lavori.
Non è ancora ben chiaro se ci saranno e come funzioneranno le microtransazioni, né se il gioco arriverà mai in occidente. Aspettiamo ulteriori informazioni dal publisher Capcom.
Nella nostra recensione di Dragon’s Dogma, Michele Galluzzi aveva sottolineato alcuni difetti ma anche tanti pregi, commentando: «Dragon’s Dogma è un’opera dalle mille sfaccettature che accentua ed esalta le inevitabili contraddizioni di un videogioco orientale sviluppato “all’occidentale”: la trama, ad esempio, si evolve in un moto perpetuo di missioni che inchiodano l’utente ad un livello di superficialità e di monotonia quantomai pericoloso, per un titolo che fa della libertà e dell’esplorazione la sua ragion d’essere. A rendere più dolce l’esperienza di gioco ci pensano però un collaudato sistema di combattimento, una splendida gestione simil-strategica delle pedine e una progressione delle classi e delle abilità che dà assuefazione.
Al netto delle sbavature grafiche (perchè le città sono semideserte?), dell’inconsistente leggerezza narrativa (l’eroe protagonista è meno carismatico di uno scolapasta) e delle incongruenze nell’impianto ruolistico (come nella lacunosa gestione del crafting), quindi, consigliamo ai nostri lettori di giudicare Dragon’s Dogma abbandonando il confronto con i capolavori del genere per osservare l’ultima opera di Capcom per quella che è, ossia una proprietà intellettuale ancora acerba ma comunque meritevole di essere ripresa e ampliata nei prossimi anni con capitoli che, di certo, sapranno limare le spigolosità qualitative di questo episodio originario.»
via | remoon