Il marketing manager di Valve ha i suoi dubbi sull’interesse di Microsoft per il mercato pc. Lombardi sospetta che il logo appiccicato sui giochi Pc sia poco più che un’idea per vendere copie di Vista.
“Supportare davvero una piattaforma è un impegno prolungato di anni e anni, vedremo se tra due anni Microsoft starà ancora spendendo soldi per tenere le sezioni Games for Windows nei negozi, e per PR che portino avanti il messaggio che il Pc (come piattaforma videoludica, ndr) non sta morendo e che è più grosso di tutte le console messe assieme.”
Valve da tempo è scettica sul presunto declino del Pc come piattaforma ludica: se è vero infatti che stanno scendendo le vendite è anche vero che tra MMORPG, servizi di vendita online e casual games, c’è una parte degli incassi consistente che non passa per i negozi.
Microsoft sembra fortemente convinta che quello dei Pc sia un problema di accessibilità: per questo il marchio (che certo serve anche a spingere Vista – ma è stato introdotto prima) richiede ai produttori di rispettare alcuni standard, tra cui la compatibilità con il controller Xbox 360.
Il problema secondo me però è un altro, ed è legato all’hardware. Mentre i requisiti dei giochi salgono sempre di più, sempre più produttori di hardware e Pc adottano soluzioni di schede video integrate, non particolarmente performanti in 3D.
Vale la pena notare che un fenomeno come The Sims 1 e 2 non sarebbe stato possibile senza hardware in grado di farlo girare dignitosamente disponibile e alla portata di tutti. Marchi a parte, quello che certo è che il futuro dei giochi per Pc dipenderà dalla capacità degli sviluppatori di realizzare giochi accessibili da tutti i punti di vista.