Dopo aver abbassato per la seconda volta le previsioni di vendita di Resident Evil 6, Capcom dà un nettisimo taglio anche a quelle del nuovo DmC: Devil May Cry , arrivando quasi a dimezzarle. Come riporta CVG, la stima iniziale di 2 milioni di copie vendute entro aprile è stata ridimensionata a 1,2 milioni di copie.
Sembra ancora presto per parlare di flop, ma analizzando bene la situazione non ci sembra che questi risultati faranno molto felici il publisher. Le vendite molto al di sotto della aspettative si registrano nonostante recensioni mediamente positive e un particolare momento di mercato senza l’ombra di concorrenti credibili. Considerando che questo criticatissimo reboot della serie è stato affidato ai Ninja Theory con l’obiettivo principale di aumentare notevolmente il bacino utenza, quando invece Devil May Cry 4, ultimo capitolo uscito prima del reboot e ancora sviluppato internamente da Capcom, ha venduto quasi 3 milioni di copie, non crediamo sia così blasfemo cominciare a evocare lo spettro del fallimento.
Nella nostra recensione di Devil May Cry avevamo sottilineato come, nonostante il gioco superasse le aspettative dei più scettici, non si possa certo definire uno dei più grandi action di sempre. Avevamo commentato: «Forse sono state proprio le critiche aspre e in qualche modo aprioristiche a dare quello stimolo in più a Ninja Theory e Capcom per rinnovare e cattuare una nuova fetta di pubblico (il diktat era: vendere di più) ma al tempo stesso mantenere più fan di vecchia data possibili. Il risultato non è straordinario ma va comunque oltre le mie aspettative. Sia chiaro: coloro che parlano di “miglior capitolo della saga” hanno una memoria videoludica veramente molto corta, ma DmC si rivela in ogni caso un gioco ben strutturato, dalle meccaniche discrete e contraddistinto da uno stile e un design dei livelli che valgono da soli il prezzo del biglietto. Prima grande sorpresa di questo 2013 che costringerà videogiocatori dalla lingua troppo veloce a rimangiarsi (almeno in parte) quanto detto in tutti gli scorsi mesi.»