La finta protesta per Dante’s Inferno organizzata da Electronic Arts durante l’E3 ha ottenuto l’inatteso risultato di scatenare una vera insurrezione da parte dei Cattolici americani, che a quanto pare non ci stanno a essere dipinti come dei bigottoni per pubblicizzare un videogioco.
Tra i vari commenti di dissenso il più pesante è stato probabilmente quello sul blog Catholic Video Gamer, dove Andy Kirchoff ci è andato giù in maniera abbastanza pesante, per certi tratti forse in modo anche condivisibile:
Giocatori di tutti i tipi compreranno questo prodotto se si tratta realmente di un buon gioco. Quindi piuttosto che assumere senza vergogna degli attori anti-Cristiani per promuovere la vostra “povera scusa di prodotto” (letterale NdR), forse dovreste lavorare per fare questo gioco qualcosa di migliore di una sfacciata imitazione di God of War e, sapete, qualcosa che valga davvero?
Qualche dubbio in merito l’avevamo espresso anche noi di Gamesblog proprio quando segnalammo la vicenda: cosa ne pensate voi dell’ormai famigerato viral marketing, soprattutto quello più spinto? Generalmente vi infastidisce o diverte?
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