L’attore hollywoodiano Keanu Reeves discute in un’intervista alla BBC della sua partecipazione al progetto di Cyberpunk 2077, difendendo i videogiochi dalle accuse mosse da chi, pur senza spingersi come certi media generalisti a indicarlo come la causa della violenza giovanile, li ritiene un semplice intrattenimento e non una moderna forma d’arte:
“Non credo che i videogiochi abbiano bisogno di legittimazione, se mai direi che andrebbe fatto il contrario, è più importante l’influenza dei giochi su Hollywood. Certamente è accaduta una cosa simile con i film dell’Universo Marvel, giusto? Ma allora è Hollywood a guardare maggiormente ai videogiochi e ad ispirarsi a loro e non il contrario, giusto? Penso che le tecnologie del cinema dei videogames abbiano parlato tra di loro. Pensiamo a Marlon Brando nel primo Superman, ricordo che ha detto ‘Okay quindi ora possono solo digitalizzare come sono, il mio aspetto e ottenere da quella una mia performance, non ho bisogno di essere lì’.”
Non meno importanti sono poi le parole pronunciate dall’iconico eroe di film come Matrix, Speed e John Wick in merito all’evoluzione della tecnologia applicata al motion capture degli attori.
“L’idea della tecnologia di acquisizione e scansione in motion capture degli attori sta aiutando Hollywood a riportare in auge così tanti artisti che stanno invecchiando rendendoli più giovani. L’elasticità offerta dalle nuove tecnologie nelle performance degli attori e nel tempo che questi ultimi dedicato alla recitazione sta rendendo tutto molto più complesso.”
Nell’universo sci-fi di Cyberpunk 2077, Keanu Reeves interpreterà il ruolo della “spalla digitale” del nostro personaggio e avrà un ruolo fondamentale nella storia, come dimostra lui stesso ricordandoci che ha effettuato centinaia di sessioni di motion capture e prodotto un’infinita di righe di dialogo. La commercializzazione di Cyberpunk 2077 è prevista per il 16 aprile del 2020 su PC, PlayStation 4, Xbox One e, grazie alla retrocompatibilità delle console next-gen, su PS5 e Xbox Scarlett.