I CD Projekt RED hanno rilasciato una lunga intervista a IGN riguardo il loro nuovo progetto Cyberpunk 2077, uno dei titoli più convincenti che vediamo all’orizzonte. In special modo viene discusso come l’aspetto e il comportamento del personaggio creato influenzerà massicciamente il mondo di gioco. Vi riportiamo una selezione dei passaggi più interessanti.
Innanzitutto, viene rivelato che Cyberpunk 2077 era nei progetti della software house fin da prima di The Witcher, poiché l’originale gioco di ruolo da tavolo Cyberpunk era fra i preferiti dei membri del team di sviluppo. I ragazzi dei CD Projekt, infatti, erano dei ragazzini all’epoca in cui in Polonia regnava ancora il comunismo, e anche se i giochi di ruolo erano un passatempo assolutamente di nicchia, molti di loro li giocavano assiduamente. Durante i lavori per The Wticher si è colta l’occasione di raccogliere moltissime idee che non erano adatte all’ambientazione fantasy, così da costituire le fondamenta di Cyberpunk 2077.
Una delle caratteristiche principali che sono nate in questo modo è il sistema di personalizzazione, non strettamente necessario quando si impersona Geralt di Rivia, ma essenziale in un’ambientazione open-world RPG con personaggio da plasmare secondo i gusti e le scelte personali del giocatore. Anzi, si va oltre questo concetto: si parla di “gioco di ruolo definito dall’utente” con un impatto molto evidente sull’universo di gioco da parte di stile e personalità di ogni videogiocatore. Sconfessando totalmente la massima “l’abito non fa il monaco”, il direttore del progetto Mateusz Kanik spiega:
«Avremo diverse caratteristiche che permetteranno di creare il proprio stile visivo, e questo stile influenzerà le meccaniche di gioco, la trama e le relazioni fra i personaggi. L’aspetto e il vestiario cambieranno il comportamento dei personaggi non giocanti, e anche alcune parti della storia. Stile e apparenza lavoreranno insieme alla personalità che il giocatore creerà per il suo personaggio e determinerà in parte come il mondo reagirà al personaggio stesso»
Molto interessante nello sviluppo del concetto appena espresso è il sistema di dialoghi, che per forza di cose non potrà essere come tutti quelli “canonici” ai quali siamo abituati. «Si tratta di raccontare una storia attraverso ciò che accade [in tempo reale], e non tramite scene d’intermezzo o altre caratteristiche particolari», ha aggiunto Mateusz. «Per fare ciò abbiamo la necessità di creare un sistema di dialogo totalmente nuovo. Lo stiamo facendo proprio in questo periodo, e sarà una cosa fantastica».
Interviene anche il direttore creativo Sebastian Stepien, che spiega come si sia cercato di realizzare un gioco veramente “cyberpunk” e non uno dei tanti scimmiottamenti di questo genere che si vedono ultimamente, e come chi teme nella mancanza dell’azione debba dormire sogni tranquilli:
«Questo è un aspetto molto, molto importante. Lo stile e l’atmosfera di questo mondo, cosa fai quando sei al bar, cosa bevi, come reagisci con le persone, quali dialoghi scegli… tutte queste cose ci permetteranno di mantenere l’atmosfera Cyberpunk per tutto il tempo. […] Ci sono molti giochi ‘cyber’ in giro, ma in essi c’è veramente poco ‘punk’. Vogliamo mettere più ‘punk’ nel nostro gioco. Non vogliamo creare un mondo oscuro e senza speranza. Non stiamo facendo Blade Runner. Sarà pieno di rock and roll. Sarà più una sorta di approccio in stile Quentin Tarantino»
Ricordiamo che Cyberpunk 2077 è ancora in uno stadio di sviluppo molto arretrato non è previsto in uscita prima del 2015 o 2016. Le piattaforme previste sono naturalmente PC e, forse, PlayStation 4 e la nuova Xbox.
Cyberpunk 2077: immagini e artwork dal “dietro le quinte” dell’ultimo teaser trailer
A cura di Michele Galluzzi, 16 gennaio 2013
La punizione psicologica inflittaci dai CD Projekt RED con l’ormai famoso teaser trailer di Cyberpunk 2077, specie in virtù del fatto che il titolo non vedrà la luce prima del 2015, continua quest’oggi ad opera dei curatori della Platige Image, l’azienda polacca interpellata per dare vita allo straordinario video di cui sopra con l’ausilio dei bozzetti preparatori, degli schizzi e delle sessioni di motion capture immortalate nelle immagini pubblicate proprio in queste ore sulle pagine del loro sito ufficiale.
Già apprezzati per gli splendidi trailer in cinematica che hanno impreziosito il prologo e l’epilogo del primo e del secondo capitolo della saga di The Witcher, i professionisti della computer grafica di Platige si sono serviti degli artwork affidatigli dai designer di CD Projekt per inscenare l’intervento della polizia di Night City nei confronti di una psycho (termine che, nel GDR cartaceo di Mike Pondsmith così come in questa sua riproposizione videoludica, indica gli umani “deviati” dagli innesti cibernetici) macchiatasi di un orrendo crimine dopo essere sfuggita al controllo delle autorità.
via | behance.net
Cyberpunk 2077: galleria immagini
Grazie al nutrito materiale multimediale sfornato di fresco dai Platige riusciamo inoltre a scoprire l’identità della ragazza calatasi nel ruolo della psycho, ossia Katarzyna Danysz-Zelewska (conosciuta anche con il nome di Kasia Danysz), una modella con un glorioso passato da coniglietta di Playboy.
Prima di lasciarvi ai restanti artwork in galleria e a tutte le conturbanti immagini della Danysz scattate durante le sessioni di mocap, vi ricordiamo che Cyberpunk 2077 è ancora in uno stadio di sviluppo pressoché embrionale e che per questo, come accennato in precedenza, è previsto in uscita tra non meno di due-tre anni su PC e, forse, PlayStation 4 e Xbox Next.