Esiste un genere di giochi capace di catturare completamente l’attenzione del giocatore veicolandola attraverso concetti semplici e ripetitivi. All’interno della medesima formula fatta di combattimenti lineari contro orde di mostri dall’Intelligenza Artificiale appena abbozzata, di casse e barili da distruggere e, soprattutto, di oggetti da raccogliere e collezionare, si possono trovare titoli più o meno riusciti.
Parlando di questo particolare genere è naturale prendere come metro di paragone il solito Diablo, che nelle sue due incarnazioni è riuscito a stregare così tanti giocatori da rendere l’attesa per il terzo episodio una sorta di impresa surreale a cui milioni di fan in tutto il mondo stanno partecipando da mesi.
I tentativi di imitare il mostro sacro made in Blizzard sono stati tanti. Alcuni, come l’ottimo Torchlight, si sono rivelati abbastanza validi da creare una sorta di fenomeno nel fenomeno, mentre nella maggior parte dei casi i risultati non sono stati tanto brillanti da stampare i titoli dei prodotti in questione nel cuore degli appassionati. A quale gruppo apparterrà questo Crimson Alliance? Continuate a leggerlo per scoprirlo.
Una formula bizzarra
All’interno dell’iniziativa estiva di Xbox LIVE, Crimson Alliance si è andato a inserire con una formula piuttosto particolare. Il gioco, infatti, può essere scaricato gratuitamente ed essere affrontato senza poter evolvere i personaggi, permettendo così di sperimentare l’avventura principale senza dover necessariamente aprire il portafogli. Qualora l’esperienza dovesse rivelarsi soddisfacente, è possibile acquistare il pacchetto con le versioni complete dei tre eroi per 1200 punti, oppure pagare i singoli personaggi 800 Microsoft Point.
All’interno del gioco stesso, inoltre, si possono spendere soldi veri per ottenere cifre consistenti di monete d’oro da investire in armi e armature di vario genere. Questo particolare tipo di formula, che strizza palesemente l’occhio alle micro-transazioni dei free to play tanto in volga nel mercato moderno, in questo caso si rivela una vera benedizione, visto che sfruttando il solo pacchetto base ci si può rendere immediatamente conto dei pregi (ma soprattutto dei difetti) di Crimson Alliance.
Acquistando il gioco attraverso la formula tradizionale, comunque (1200 Microsoft Point), si ottiene un’esperienza completa al pari di quella di qualsiasi altro titolo del catalogo Xbox LIVE Arcade.
A caccia di innovazione
Una volta avviata la partita ci si rende immediatamente conto di quanto il team abbia cercato di inserire novità di vario genere all’interno della formula tradizionale. Il primo cambiamento rispetto al solito action rpg riguarda la possibilità di modificare alcuni parametri dei personaggi selezionabili.
Una volta scelto se vestire i panni del massiccio guerriero specializzato nel corpo a corpo, del vecchio incantatore tutto palle di fuoco e ondate di ghiaccio, o dell’agile assassina armata di pugnali, si può spendere qualche minuto per modificarne i colori degli abiti (scegliendo fra una ridotta serie di opzioni predefinite) e per trovare un nome adatto alla natura epica dell’avventura.
A questo punto si preme il tasto A e si inizia la storia, constatando immediatamente le modifiche sostanziali fatte da un team fermamente intenzionato a porsi a distanza di sicurezza dalla pietra miliare chiamata Diablo.
Addio pozioni
Subito dopo aver mosso i primi passi e aver preso confidenza con gli attacchi a disposizione del proprio personaggio (nulla di troppo complesso, visto che parliamo di tre semplici abilità associate ad altrettanti tasti frontali del pad), ci si trova immediatamente di fronte a una terribile verità: in Crimson Alliance non esistono le pozioni.
Se pensate che le pozioni di cura e quelle per recuperare il mana siano l’ABC di questo genere di giochi, sappiate che questa volta vi troverete di fronte a un sistema di gestione dei danni completamente diverso, sotto molti punti di vista ripreso da una serie ben nota alla maggior parte di voi lettori: The Legend of Zelda.
In Crimson Alliance, infatti, la salute dei personaggi è rappresentata attraverso una serie di icone a forma di cuore che, colpo dopo colpo, si svuotano indicando il peggioramento delle condizioni fisiche dell’eroe di turno. Per ripristinare l’energia basta distruggere i recipienti contrassegnati dal simbolo del cuore o, in alcuni casi, raccogliere i bonus lasciati cadere dai nemici sconfitti.
No loot, no party
L’elemento che più di ogni altra cosa caratterizza questo genere di giochi, tuttavia, è il loot, vale a dire il bottino che si raccoglie ogni volta che si eliminano i nemici o si aprono i forzieri sparsi per le ambientazioni. Sotto questo punto di vista Crimson Alliance fallisce miseramente, perché in sostanza elimina l’elemento che più di qualsiasi altro era in grado di incatenare il giocatore davanti al televisore per ore e ore di gameplay sempre uguale.
In questo atipico esponente del genere, infatti, i nemici eliminati non lasciano mai cadere armi o armature sempre più potenti generate in modo casuale per spingere il giocatore a cercare qualcosa di sempre più raro e potente. I nemici abbattuti in Crimson Alliance, di fatto, premiano sempre e solo con delle insipide monete d’oro, che possono essere successivamente investite per acquistare armi e armature sempre più potenti dai vari negozianti che si incontrano lungo la strada.
Questa decisione del team, che da una parte ha distrutto il delicato equilibrio che da sempre caratterizza i giochi in stile Diablo, ha permesso di inserire un sistema di crescita dei personaggi diverso dal solito, che sfortunatamente, però, non riesce a convincere quanto i cari, vecchi livelli di esperienza. In sostanza, ogni arma o armatura è in grado di garantire bonus di vario genere ai tre attacchi principali e alla quantità di energia del giocatore. In questo modo la scelta dell’equipaggiamento viene fatta principalmente in base al tipo di bonus di cui si sente il bisogno e non, come accade negli altri titoli del genere, per i danni inflitti e per gli effetti magici dell’oggetto.
La forza del multiplayer
In un titolo caratterizzato da tanti difetti (nati principalmente da scelte infelici fatte in una disperata caccia all’innovazione), l’elemento che più di ogni altro può far sorridere il giocatore è il multiplayer, che di fatto permette di affrontare il gioco in una qualsiasi combinazione di giocatori offline e online.
La cosa interessante è che all’interno dei livelli sono spesso presenti alcuni enigmi che devono essere necessariamente affrontati da più giocatori, dettaglio che costringe a rigiocare con gli amici le ambientazioni già completate da soli. Certo…il design di alcuni di questi indovinelli non è proprio perfetto, visto che con un po’ di ingegno a volte è comunque possibile superarli da soli, ma si tratta comunque di una caratteristica piacevole.
Allo stesso tempo, inoltre, ogni livello presenta alcune porte segrete che possono essere aperte unicamente da una classe specifica (con la forza bruta, nel caso del guerriero, con la magia per il mago o con l’arte dello scassinamento vestendo i panni dell’assassina), dettaglio che spinge o a riaffrontare le varie ambientazioni con ogni personaggio, oppure ad affidarsi ai compagni d’avventura giocando in multiplayer.
Commento finale
Crimson Alliance, sfortunatamente, non riesce a convincere. Tecnicamente parlando il gioco gode di una realizzazione piuttosto buona (se si escludono la colonna sonora poco adatta all’ambientazione e la scarsa varietà di nemici), ma le scelte di gameplay fatte dal team di sviluppo hanno infranto il delicato equilibrio che ha sempre reso questo genere di giochi vere e proprie droghe virtuali. Considerando la formula a cui viene offerto su Xbox LIVE, comunque, consigliamo a tutti di dargli una possibilità. In fin dei conti…non costa nulla!
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