Dalle pagine del proprio profilo Twitter ufficiale, il designer capo di Black Ops II David Vonderhaar ha confermato lo stravolgimento del vecchio sistema di matchmaking dei precedenti capitoli di Call of Duty e il passaggio a un metodo di selezione delle connessioni tra utenti basato sulla latenza e sul ping, più che sulla regione geografica.
Stando a Vonderhaar, la scelta di modificare questo aspetto chiave della vita multiplayer degli appassionati della saga è stata dettata dalle richieste pervenute in questi mesi negli studi Treyarch da parte di chi, giustamente, si è lamentato della scarsa stabilità del netcode nelle partite con uno o più utenti con ping alto e delle frequenti disconnessioni dall’host (con conseguente perdita dei punti esperienza). La ricerca delle lobby, quindi, d’ora in avanti terrà conto solo ed esclusivamente della “qualità” della connessione: sarà così più facile imbattersi in utenti provenienti da altri Paesi ma con linee tali da garantire loro una bassa latenza a prescindere dalla lontananza geografica dall’host.
Come tutto questo potrà impattare sull’esperienza di gioco in rete di Call of Duty: Black Ops 2 lo scopriremo solo il 13 novembre, ossia nel giorno designato per la commercializzazione dell’ultimo sparatutto futuristico di Activision su PC, PlayStation 3 e Xbox 360, diversamente dalla versione Wii U che, invece, è prevista in uscita per il 30 novembre.