Il presidente e amministratore delegato di Gearbox Software, Randy Pitchford, è intervenuto ai microfoni di PC Gamer per offrirci degli importanti chiarimenti sul progetto di Borderlands: The Pre-Sequel, lo sparatutto a cui sta lavorando assieme ai ragazzi di 2K Australia e 2K Marin. Particolarmente interessanti sono le dichiarazioni di zio Randy in merito alla longevità, alla vastità delle aree esplorabili e alla fascia di prezzo in cui verrà “inquadrato” il titolo dato che, come sappiamo, non sarà il seguito diretto di Borderlands 2 ma una sorta di “capitolo ombra” cronologicamente situato tra l’epilogo del primo capitolo e il prologo del secondo:
“Il mondo di gioco di The Pre-Sequel è abbastanza grande, ma non penso che sarà grande quanto quello di Borderlands 2. Per quanto riguarda la longevità, l’estensione della mappa e la varietà di ambientazioni offerte, molto probabilmente sarà una via di mezzo tra il primo e il secondo Borderlands.”
“The Pre-Sequel non sarà grande e innovativo quanto potrebbe esserlo stato un Borderlands 3, ma confido nella bontà del progetto e spero che gli appassionati la pensino come me, considerando quanto di buono è stato fatto negli anni scorsi. Per questo, il prezzo del titolo non è stato ancora fissato, toccherà a 2K Games determinarlo ma posso dire che rifletterà l’andamento del mercato e la quantità di contenuti che riusciremo a inserire nel progetto finale. E poi, si potrà sempre intervenire successivamente per ampliare l’offerta e rispondere alle richieste dei fan inserendo personaggi e ambientazioni nuove…”
La commercializzazione di Borderlands: The Pre-Sequel è prevista per la fine dell’anno su PC, PlayStation 3 e Xbox 360. Come abbiamo avuto modo di capire dalle parole pronunciate dallo stesso Pitchford all’annuncio del progetto, non dovrebbe esserci alcuna versione per PlayStation 4 e Xbox One sia perchè sono state vendute meno console next-gen che copie di Borderlands 2 ma anche, e soprattutto, perchè c’è ancora una domanda altissima tra i fan di Claptrap rimasti sulle piattaforme della scorsa generazione.
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