Gearbox Software e 2K Australia confezionano il video d’annuncio di Claptastic Voyage, la pazza espansione di Borderlands: The Pre-Sequel che ci proietterà all’interno della mente contorta di Claptrap per rendere ancora più originale e unica l’esperienza di gioco dei tanti appassionati di questo iconico sparatutto a mondo aperto votato alla cooperativa e intriso di elementi ruolistici.
Il DLC in questione si collocherà a metà strada tra gli eventi finali del Pre-Sequel e il prologo di Borderlands 2 e, reinterpretando il Viaggio Allucinante intrapreso dai protagonisti dell’indimenticabile film di fantascienza di Richard Fleischer e dell’omonimo romanzo di Isaac Asimov, ci porterà all’interno del sistema operativo di Claptrap per dare a Jack il Bello la possibilità di scoprire l’ubicazione esatta di un prezioso manufatto eridiano.
Per tutta la durata dell’avventura, quindi, assumeremo il controllo delle versioni digitalizzate dei Cacciatori della Cripta per esplorare i ricordi e i pensieri più astrusi di Claptrap nella speranza che quest’ultimo non perda definitivamente la testa e ci inondi di nemici che definire “originali” sarebbe un eufemismo. Una volta conclusa l’insolita esperienza di Claptastic Voyage, gli acquirenti di questa espansione potranno poi cimentarsi con le sfide proposte dall’Ultimate Vault Hunter Upgrade Pack 2 e godere dell’aumento a 70 del livello massimo di esperienza raggiungibile dal proprio personaggio preferito.
Prima di lasciarvi al video di cui sopra, ricordiamo quindi che il Claptastic Voyage degli utenti di Borderlands: The Pre-Sequel partirà ufficialmente il 24 marzo su PC, PlayStation 3 e Xbox 360 al prezzo di 9,99 € o in via del tutto “gratuita” per i possessori del Season Pass. L’espansione sarà disponibile anche per gli utenti che decideranno di acquistare Borderlands: The Handsome Collection, la versione rimasterizzata di Borderlands 2 e del Pre-Sequel (con relativi DLC) che vedrà la luce dei negozi il 27 marzo su PlayStation 4 e Xbox One.
Leggi anche – Borderlands: The Pre-Sequel – la recensione