La storia dietro il DLC China Rising di Battlefield 4 non dev’essere piaciuta molto negli uffici del governo cinese, che risponde proprio in questi giorni bandendo l’interno titolo dalla vendita su tutto su tutto il territorio. Per il momento non abbiamo nessun comunicato ufficiale ed Electronic Arts non ha ancora commentato la cosa, ma stando al Wall Street Journal la notizia è praticamente certa. La ragione del blocco? E’ una questione di “sicurezza nazionale”, causata da un presunto atto di aggressione rivolto alla cultura cinese.
Il gioco non è presente sul territorio con una rete di distribuzione ufficiale, ma in teoria non è impossibile trovarlo in uno dei tantissimi negozi — sia online che non — che vendono materiale d’importazione, console comprese. Oltre alle copie fisiche sono stati bloccati anche gli accessi alle versioni in download digitale e alla demo, tutte inaccessibili dagli IP cinesi.
Un mercato enorme, che però paradossalmente non inciderà in maniera significativa sul successo del franchise. Questo almeno è quanto dichiara Michael Pachter, che citato dal Wall Street Journal dichiara che il fatto è praticamente irrilevante alla luce delle politiche restrittive e sul controllo strettissimo sui prodotti e i media accessibili ai cittadini.
Via | Wall Street Journal