Tanti appassionati erano in attesa del terzo capitolo della serie Banjo, che grazie a Banjo-Kazooie e Banjo-Tooie era riuscita a creare attorno a sé molti estimatori. Si sapeva però che questo Banjo-Kazooie: Nuts & Bolts si sarebbe discostato abbastanza dai suoi predecessori, sia per la presenza dei veicoli, assoluti protagonisti di questo capitolo, sia per il nuovo mondo creato da Rare, che a detta loro si tratta del “più grande mondo mai realizzato dalla società”.
Dopo aver riscosso un buon successo con la neonata serie di Viva Pinata, Rare prova a far tornare all’antico splendore il simpatico orso e il pungente breegull (l’uccello rosso che risponde al nome di Kazooie), aggiungendo diverse innovazioni ma cercando di mantenere lo stile classico che accompagna da sempre la serie. Ma sarà effettivamente riuscita nel suo onorevole intento? La verità…è là fuori, dopo la pausa.
BENTORNATO, BANJO
Sono passati diversi anni da quando i nostri eroi, alla fine di Banjo-Tooie, sconfissero per l’ennesima volta la strega Gruntilda, lasciandola addirittura senza testa. Da allora, nessun’altra avventura, niente azione…e così il fisico si ammorbidisce. Ritroviamo un Banjo parecchio ingrassato e un Kazooie pigro e intento a giocare tutto il giorno alla Xbox 360 (per davvero!). Ma qualcosa finalmente accade…la testa della strega Gruntilda riprende vita, sembra debba ripartire la classica sfida tra lei e Banjo, ma tutto viene interrotto dall’arrivo di un particolare personaggio.
Questa creatura, dall’aspetto di un televisore vecchio stile (con tanto di Pong in azione sul display), dice di essere il “Signore dei Videogiochi” e propone ai 3 personaggi di sfidarsi proprio ad un videogame per mettere fine alla faida che dura da tanti anni. Dopo aver ristabilito la forma fisica dei tre contendenti (ridando il corpo a Gruntilda e il peso forma a Banjo) ed avergli tolto tutti i vecchi poteri, regala loro due strani veicoli e li invita nel mondo da lui creato: Borgo Showdown.
Borgo Showdown è un paese molto particolare, composto da una strana popolazione ed edifici fantasiosi. Rivedremo molti personaggi già visti in altri titoli di Rare ed impareremo ad assemblare i nostri veicoli. Dopo di che, ci verrà regalata una chiave inglese magica ed avremo accesso al primo mondo, dove dovremo svolgere delle missioni per arrivare a quello successivo. Il nostro obiettivo è quello di vincere tutti i giochi e battere la strega, per prendere definitivamente possesso del Monte Spira.
STRUTTURA DI GIOCO
Al contrario di ciò che si potrebbe pensare guardando le immagini, il titolo non è un gioco di corse, ma più un mix tra platform e guida. Infatti, benché a volte si debba partecipare a delle gare con i propri veicoli, molte altre missioni sono nel più classico stile del genere piattaforme. Si dovranno infatti raccogliere vari tipi di oggetti in giro, che permetteranno di sbloccare nuove abilità o nuovi mondi.
Nello specifico, possiamo trovare le classiche note musicali, i Jiggy (i puzzle dorati), e i pezzi per i veicoli. Le note, sono la moneta corrente di Borgo Showdown e vi serviranno per acquistare i progetti per i vostri veicoli o altri oggetti. I Jiggy invece vi serviranno per sbloccare nuovi mondi. Grazie ai pezzi per i veicoli, inoltre, potrete costruire un mezzo personalizzato, utilizzando i progetti già esistenti o creandone di nuovi.
Questi vari oggetti potremo trovarli sia nel mondo principale, ovvero Borgo Showdown, sia nei vari mondi che riusciremo ad aprire, esplorando e svolgendo varie missioni, quasi sempre a tempo. Per sopperire alle perdute abilità dei nostri eroi, ci verrà data una chiave inglese particolare, che avrà molteplici utilizzi. Principalmente, la sua presenza è necessaria per assemblare gli strampalati veicoli del gioco, ma al giocatore servirà soprattutto per prelevare gli oggetti in giro per i vari mondi. Si potrà infatti interagire con quasi tutto ciò che si troverà sul proprio cammino, dalle persone, agli alberi, agli animali e perfino le costruzioni. Con questa chiave magica sarà possibile sparare uno speciale raggio traente su un oggetto e spostarlo senza alcuna fatica, permettendo anche (e soprattutto) di posizionarlo sul proprio veicolo e svolgere varie missioni di trasporto o consegna.
La chiave avrà anche ulteriori funzionalità: roteandola infatti potremo colpire i nemici, mentre su determinati oggetti, potremo interagire muovendo dei congegni o aprendo delle speciali serrature.
GRAFICA E SONORO
Graficamente il titolo non si discosta molto dalle recenti produzioni Rare come Viva Pinata, sia per i colori, sia per lo stile e il design. Anche il dettaglio visivo è buono, ma non eccelso e l’aliasing è purtroppo sempre presente e visibile.
I colori sono molto vivaci, a volte anche troppo e su alcuni televisori bisogna regolare le impostazioni video per non rimanere infastiditi dalle tonalità sgargianti. Le ambientazioni sono originali, variegate e ben realizzate, senza che si verifichino incertezze nel motore grafico.
La colonna sonora è stata realizzata dagli stessi che hanno curato anche quella di Viva Pinata, con musiche a volte allegre e a volte rilassanti. Non è presente alcun doppiaggio dei personaggi, che si limiteranno a fare vari versi, tradotti in linguaggio comprensibile mediante fumetti. Poca varietà negli effetti sonori.
COMMENTO FINALE
Sappiamo bene che il titolo ha ricevuto nel mondo recensioni nettamente discordanti tra loro, ma noi ci sentiamo di consigliarlo sia agli appassionati della serie di Banjo-Kazooie (ai quali comunque potrebbero non piacere le novità), sia agli appassionati di platform in generale. Chi non adora questi ultimi, è probabile che non cambierà idea.
Il gioco è comunque abbastanza differente dai vecchi titoli su Banjo ed è meglio provare la demo prima di buttarsi sull’acquisto. La storia è molto simpatica e particolare, permettendo di fatto al team di sviluppo di sfruttarla anche per poter dire la propria opinione sul mondo videoludico, come quando nell’introduzione si paragonano i giochi attuali con quelli del passato o le differenze tra i vari episodi su Banjo. Non mancheranno ulteriori chicche proseguendo con la trama, o cameo di classici personaggi creati da Rare.
La parte più interessante è sicuramente data dalla costruzione e personalizzazione dei veicoli che si utilizzeranno durante tutto il gioco. I circa 1600 pezzi vi permetteranno di dar sfogo alla vostra fantasia e creare il mezzo che più vi si addice.
I caricamenti potrebbero essere eccessivamente lunghi e noiosi, ma il problema si può risolvere facilmente installando il gioco sull’hard disk (è bello poterlo finalmente dire!). Anche alcune missioni sono piuttosto noiose e banali, e per quelle purtroppo non c’è niente che si possa fare. Tra l’altro quasi tutte le missioni sono a tempo e questo a molti giocatori può non piacere. Da segnalare inoltre una poca chiarezza nelle spiegazioni, con la mancanza di alcuni dettagli che per i meno conoscitori della saga possono rivelarsi fondamentali.