Il problema degli RTS su console è sempre stato particolarmente ostico da risolvere. Se da un lato è necessario adattare i controlli della tastiera a quei pochi pulsanti del pad, dall’altro bisogna tener conto anche dell’interfaccia e dell’esperienza di gioco.
Finora su Xbox 360 si sono visti pochi RTS, tutti portati su console dopo una conversione dalla versione PC. Per cambiare le carte in tavola, Halo Wars nasce direttamente su console, così da potersi adattare fin da subito ai problemi e alle caratteristiche di un’architettura diversa.
Dopo il successo planetario della serie di Halo, con Halo Wars veniamo catapultati a 20 anni prima di Master Chief e Cortana, quando il capitano Keyes aveva meno decorazioni sull’uniforme e quando l’intelligenza artificiale della nave madre non si chiamava Cortana ma Serina…
La trama prende il via quando Harvest, mondo ricco di ghiacciai, diventa preda degli interessi dei Covenant che sono impegnati a scavare nel sottosuolo alla ricerca – tanto per cambiare – di una potente arma.
Nell’eterna guerra Umani vs Covenant, il nostro scopo è impedire agli alieni il raggiungimento di questo obbiettivo, attraverso 15 scenari e 4 mondi da esplorare durante tutta l’avventura.
Dopo aver visto il video introduttivo ci accorgiamo di come gli sviluppatori abbiamo lavorato a stretto contatto con il team di Bungie. Vista la forte vocazione cinematografica dei tre FPS, con Halo Wars ci troviamo a rivivere lo stesso coinvolgimento grazie ai filmati in CG che ben si fondono con i livelli giocati, così da non far notare troppo lo stacco.
Atterrati sul pianeta, la nostra prima missione è costruire base operativa per coordinare la produzione delle unità da impiegare poi in battaglia. In questa fase possiamo notare subito la diversità di gestione delle risorse. Per semplificare la gestione, infatti, esiste un unico tipo di risorse per produrre qualsiasi cosa e la raccolta può avvenire solo in alcuni slot predefiniti nelle zone di costruzione della base.
Ogni base avrà quindi a disposizioni un numero di slot limitato per la costruzione di edifici e centrali energetiche, così da costringere il giocatore a pianificare la propria strategia fin dall’inizio. Selezionando uno degli slot ci troviamo di fronte il menu opzioni circolare, caratteristico di tutto il gioco e studiato per mostrare sempre un numero di voci gestibile con il pad nel minor tempo possibile.
Insieme agli edifici di raccolta risorse ci occorre edificare una serie di reattori per creare l’energia necessaria a determinate tipologie di unità e ai potenziamenti. Questa risorsa diventa particolarmente strategica nel gioco di alto livello, poiché è necessaria ai potenziamenti più evoluti e alle unità speciali.
L’energia dei reattori, a differenza delle risorse, non viene accumulata e spesa ma conta come prerequisito. Ad esempio la costruzione di un veicolo richiede la potenza di due reattori.
Le varie limitazioni create in fase di game design risultano efficaci ai fini dell’immediatezza del gameplay, senza mortificare eccessivamente la fase strategica. Se negli RTS tradizionali, infatti, la strategia permea tutto il gioco, in Halo Wars risulta particolarmente strategica la scelta di quali edifici costruire e quali upgrade effettuare, visto il numero limitato di slot e di risorse.
Dopo questo passaggio, infatti, ci si sposta verso una fase più “action”. Mandando in guerra le unità, infatti, il controllo su formazione, arma utilizzata e schieramenti non è così amplio come in altri titoli.
Ogni unità può muoversi nella mappa e attaccare con il colpo primario o quello secondario, assegnati a due pulsanti del pad. La selezione delle truppe risulta anch’essa molto semplificata e permette di scegliere una tipologia di unità, tutte le unità presenti sullo schermo o di selezionare a mo’ di pennello le truppe da noi scelte.
Comoda anche la selezione delle varie basi o delle truppe, grazie alla possibilità di usare il D-Pad per saltare rapidamente tra le basi o alle truppe impegnate in battaglia.
Per aiutarci nel gioco troveremo sempre un freccia blu che ci indicherà la direzione per la quest principale, così da permetterci di orientarci anche se siamo impegnati in una delle sotto-quest.
Non mancano infine i poteri della nave madre, la Spirit of Fire, che è dotata di capacità curative di massa o dei classici bombardamenti extra-orbitali.
Se finora Halo Wars non ha mostrato il fianco a troppi difetti, sia grazie ad un livello di semplificazione che non scende troppo nel banale, sia grazie ad una buona ricostruzione del mondo di Halo, l’intelligenza artificiale dei nemici e le animazioni risultano leggermente sottotono.
E’ vero che il lavoro di caratterizzazione svolto è riuscito a ricreare le stesse movenze e le stesse tattiche dei Covenant visti nella serie di FPS ma i nemici in Halo Wars ci sembrano meno crudeli e organizzati.
Ovviamente questo giudizio è da rivedere con i diversi livelli di difficoltà e con il progredire dei livelli della campagna, specie considerando che i primi due fungono come una sorta di tutorial.
Spendendo infine qualche parola sul multiplayer (fino a 6 giocatori), gli sviluppatori hanno assicurato che la campagna in single funge da ottimo training per le partite in multigiocatore che, grazie all’immediatezza dei controlli e alla semplicità di gestione, dovrebbero risultare divertenti senza perdere il livello di sfida portato dalla componente strategica degli RTS.
Vi ricordiamo che il gioco uscirà il 27 Ferbbraio a 69.99€ in versione limitata con grafic novel e contenuti extra scaricabili e a 64.99 nella versione standard. Chi volesse toccarlo con mano, infine, può scaricare la demo disponibile su Xbox Live.