Su siti, forum e blog italiani è letteralmente divampata la polemica riguardante il servizio del TG1 che vedete qui sopra, nel quale la giornalista parla di videogiochi come “passione pericolosa”, legando questo tipo di intrattenimento criminale con la strage di Oslo che è costata la vita a 92 persone.
Non è la prima volta ovviamente che una cosa del genere avviene, così come non sorprende assolutamente la facilità con cui telegiornali e altri media prendono puntualmente d’assalto l’intrattenimento elettronico: a sorprendere è invece ogni volta la pochezza delle motivazioni e degli elementi con cui si attaccano i videogiochi.
Ma soprattutto in questo caso direi che ogni ulteriore commento è superfluo, e non fa altro che dare importanza a cattiva informazione che non meriterebbe affatto di ottenere tutto questo rumore: a voi le conclusioni dopo la visione del video.